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Il sole è costituito da diversi strati, in pratica è una matriosca composta da sfere di gas.
Scoperte nel 1908 dall'astronomo George Ellery Hale, sono aree scure variabili per forma e per numero, nelle quali si distingue una zona centrale detta ombra, circondata da zone di pen'ombra , chiamate anche spiaggie, e rappresentano i punti freddi della fotosfera infatti piu' bassi di 1.500-2.000 °C rispetto alle regioni fotosferiche circostanti (che si trovano come detto a circa a 6.000 °C). Facole:
Sono aree brillanti visibili maggiormente sui bordi del disco. Granuli:
Sono celle grandi circa 1000 Km che coprono interamente la superfice solare, escluse naturalmente le macchie solari e poche altre eccezioni. I Supergranuli e Network Cromosferico:
Naturalmente i granuli che sono piccoli hanno paura a stare da soli...; tentono a ragrupparsi in gruppi detti supergranuli di dimensioni sui 35.000 Km; è piu facile vederli sul versante blu dello spostamento Doppler (o spostati verso il blu), in breve, avvicinandosi verso l'operatore, comprimono le onde elettromagnetiche risultando leggermente spostati verso il blu. Sopra la fotosfera e sotto la corona c'è la cromosfera che ha uno spessore dell'ordine di 8.000 Km (1.14% del raggio), con i casi eccezionali delle spicole che possono raggiungere vette ben piu alte. Qua la temperatura passa dai 6.000 °C ai 20.000 °C a queste temperature l'idrogeno comincia a risentire emettendo luce rossa sulla frequenza H-Alfa. Sulla fotosfera possiamo osservare aiutati dai filtri H-Alfa quindi: Prominenze o pretuberanze: Situate nella cromosfera, sono lingue incandescenti di gas parzialmente ionizzato, detto plasma, intrappolate dal campo magnetico solare. Lungo il bordo solare, si possono osservare questi fenomeni sotto forma di cappio, cespuglio, colonna o altro ancora e dimensioni che possono raggiungere qualche milione di Km. Per questa caratteristica, sono il fenomeno solare piu grande, visibile quindi anche da piccoli strumenti. La temperatura delle pretuberanze è di circa 20.000 °C e la loro densità è molto maggiore di quella della della corona circostante, si possono considerare quindi, zone di raffreddamento e condensazione della corona. Le pretuberanze viste da sopra, non esterne al disco solare, danno luogo ai filamenti. I fenomeni di prominenze sono pesantemente influenzati dai campi magnetici locali che ne determinano in pratica la prima classificazione. Sono infatti divisi principalmente in due categorie: Pretuberanze quiescenti (quelle tranquille) e pretuberanze a getto (quelle piu irruente), ognuna delle quali a sua volta divisa ancora in 3 sotto-categorie in base alla violenza e dimenzione del fenomeno. I fenomeni quiescenti sono piu stabili e tendono a rimanere sospesi nella corona per parecchie rotazioni solari, addirittura alcuni mesi.
Un fenomeno piuttosto comune di prominenza "tranquilla" è quella detta Hedgerow ossia un fenomeno di sospensione di gas con la forma di un cespuglio. Ha la caratteristica di avere una struttura a filamenti, diciamo i rami, molto complessa e affascinante se ripresa in alta risoluzione. La curiosità probabilmente sta nel fatto che rimane flottante, e probabilmente l'iterazione tra i campi magnetici e il differente peso rispetto la cromosfera la fanno, in pratica, galleggiare. Filamenti: I filamenti, non sono altro che le prominenze viste da sopra. Hanno forma allungata, quasi come un serpentone che si muove sul disco solare, con una lunghezza che puo raggiungere il raggio. Anche questo venomeno, muovendosi lungo la line di vista dell'osservatore, è meglio osservabile spostato dalla linea teorica dell'H-Alfa, in questo caso spostato verso il blu. Spicole o spicule:
Le spicule sono fiammate di idrogeno (o plasma) situate entro i confini dei supergranuli che si innalzano attraverso il Network cromosferico.
Sono causate dall'interazione dei campi magnetici ai bordi dei supergranuli.
Un'altro fattore di turbolenza è dato dal fatto che questa zona avvengono drastici cambiamenti nelle condizioni fisiche della materia, come ad esempio il forte dislivello di temperatura che passa dai 5.800 °C della fotosfera ai 100.000 °C dell'alta cromosfera su una distanza esigua pari al 2% del raggio solare, mentre la densità decresce al crescere dell'altezza. Flares o Brillamenti: Sono emissioni estremamente luminose generate dal rilascio violentissimo di energia dalla cromosfera nelle vicinanze delle macchie solari. E' causato anch'esso, dall'iterazione di campi magnetici estremi che provocano l'eruzione di materia dalla corona sotto forma di Coronal Mass Ejection (CME) che non sono altro che fasci di vento solare molto energico. Quello che da tanto fastidio, per intenderci, alle nostre comunicazioni terresti e rappresenta un pericolo per i viaggi Extra-Terrestri. Durano da pochi minuti a 4 ore e sono visibili in diverse bande di emissione. I flare solari furono osservati per la prima volta nel 1859 dall'astronomo britannico Richard Carrington. La frequenza dei flare solari varia: da molti al giorno quando il Sole è particolarmente "attivo" a circa uno alla settimana quando invece è "quieto". I flare solari impiegano molte ore o anche giorni per "caricarsi", ma il flare vero e proprio impiega pochi minuti per esplodere e rilasciare la sua carica. Le onde d'urto risultanti viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l'alto attraverso la cromosfera e la corona, a velocità dell'ordine di 5.000.000 di chilometri all'ora. I flare solari sono classificati come A, B, C, D, M o X a seconda della loro luminosità nei raggi X vicino alla Terra, misurata in Watt/m2; ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con X (la più grande) pari a 10-4 W/m2. Le particelle energetiche emesse dai flare solari sono le prime responsabili dell'aurora boreale e di quella australe. In questo filmato (4,2Mb) del 10 Ottobre 1971 del Big Bear Solar Observatory è possibile vedere questo fenomeno dal "vivo".>BR> Plages o spiagge: Sono le regioni si penombra attorno alle macchie solari che rappresentano regioni di alta temperatura e densità nella cromosfera costituite da filamenti radiali. La cromosfera è rossa perchè gli atomi di idrogeno emettono energia nella zona rossa dello spettro visuale. Non ci credete? mhh vediamo perchè allora...
L'atomo piu semplice è quello dell'idrogeno; ha un elettrone che orbita attorno ad un protone nel nucleo. Un nanometro (nm) corrisponde a 10-9 metri e l'Angstrom(Å) corrisponde a 10 -10 metri ossia un decimo di nanometro. E' importante tenere presente questo in quanto sono le grandezze e tolleranze di cui stiamo parlando. Studiando accuratamente la zona rossa dello spettro visibile ci troviamo infatti l'emissione H-Alfa ed è da qui che viene definito il colore del sole. I Filtri H-Alfa usati in astronomia, sono sintonizzati su queste frequenze e in base alla loro ampiezza di banda è possibile vedere o meno i fenomeni di cui sopra. Un fitro con banda passante di 2Å puo mostrare solo le prominenze ma un filtro piu stretto è in grado di mostrare anche alcuni dettagli della superfice solare. Piu la banda si stringe e maggiori dettagli si possono scorgere facendo osservazioni; naturalmente filtro piu selettivo significa prezzo piu alto (te pareva). Fortunatamente la tecnologia accorre in nostro aiuto permettendoci di avere oggi strumenti a prezzi abbordabili con bande passanti inferioni all'angstrom (<.1Å), cosa che fino a pochi anni fa era appannaggio solo degli osservatori professionali. Bibliografia
Gennaio 2005
Copyright © 2003 Glauco Uri
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