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L'idea per questa prova nasce dal fatto che il PST ha un prezzo veramente contenuto, e questo mi ha fatto pensare che un particolare cosi' delicato come il prisma potesse influire sulla qualità generale nella resa fotografica. | |||||||||||||||||||||
Vs. |
In pratica, costruendo un raccordo che permettesse un fuoco fine, è stato possibile fare riprese senza il prisma e tutta la scatola del fuoco. Il raccordo si collega a sinistra al filtro Etalon e a destra al tubo portaoculare (il BF). Il focheggiatore è elicoidale ed è la meccanica di un obiettivo fotografico, propriamente modificato, molto fluido e preciso, anche se piu rapido di quello originale. Confrontando le riprese cosi effettuate con quelle in configurazione originale, si possono trarre alcune conclusioni. Innanzi tutto la luminosità cambia molto. A parità di ADU ( 100 nel caso delle mie prove) la configurazione orginale richiede tempi di circa 1/50, 1/150 di secondo mentre senza prisma si puo lavorare da 1/1000 a 1/5000, questo significa che entra una quantità di luce decisamente maggiore,e che quindi il prisma ha una trasparenza piuttosto bassa. A occhio non si notano particolari differenze, anche se la luminosità diffusa è inferiore nella versione originale, ma questo piu probabilmente causato dai diaframmi non corretti sul mio raccordo. Passiamo alle riprese:
A quanto pare, il prisma è calcolato bene nelle tolleranze di qualità complessive dello strumento, influendo relativamente poco sull'immagine finale. | Quindi l'unico vantaggio per una modifica del genere è la maggior luminosità e quindi un shutter-time più rapido, che meno influenza i frames dalle turbolenze del seeing, ma tutto sommato forse non ne vale la pena. Il focheggiatore, anche se forse troppo lento per un f/10 è preciso e fluido. Sta Coronado ha fatto proprio un bel lavoro. |